tag:blogger.com,1999:blog-74869599049324780412024-03-13T04:28:32.175+01:00Ask the DustMisia Mistrani ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.comBlogger42125tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-33689437116066681412021-06-02T16:19:00.002+02:002021-06-02T16:19:34.570+02:00SIAMO ANCORA QUELLI CHE<p><span style="font-family: courier;"> </span></p><p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Ora abbiamo
iniziato a tornare in Italia per il week end o per qualche vacanza.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Abbiamo fatto la
prima dose di vaccino e ci è sembrato come un biglietto per passare le
frontiere.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Facciamo i test per tornare e stampiamo più documenti che per richiedere un mutuo.</span></span></p><p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Abbiamo perso
degli amici in questi anni assieme al virus.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Le loro famiglie
non hanno potuto avere un funerale, un´ultima parola, una debole stretta di
mano, un sorriso intuito su una faccia che si conosce troppo bene.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo tornati al
mare e abbiamo incontrato quelle famiglie, ricordato come siamo cresciuti
assieme, cercato di strappare un sorriso con tutta la nostra forza. Abbiamo poi
tramutato quel sorriso in degli occhi lucidi e delle lacrime solitarie.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Poi siamo corsi
ad abbracciare i nostri genitori.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
abbiamo promesso alla nonna che torneremo più spesso. E lei ci ha detto “non
fare promesse se non puoi mantenerle” ma poi ha anche detto “il pensiero di
rivederci mi tiene in vita”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
stiamo prenotando le vacanze, ma a casa.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
facciamo le sorprese al nostro ritorno e ci sentiamo dire “Ma perché non me
l´hai detto?!” Ma con la voce piena di tutto l´amore del mondo.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
rivediamo il video in cui bussiamo alla porta di casa ed è identico a quello
del tuo amico Argentino, solo che suo padre sta grigliando un mezzo bisonte
mentre i tuoi stanno preparando dei “bigoi in salsa”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
un giorno prima di tornare nelle nostre nuove case, oltre confine, svaligiamo i
supermercati perché magari arriva una nuova variazione del virus e non possiamo
più comprare il vino con il tappo in sughero, i Giambonetti o l´olio quello
buono.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
cerchiamo di organizzare i viaggi per lavoro in Italia perché´ se viaggi per
lavoro non serve la quarantena.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
abbiamo fatto tamponi in tutte le lingue del mondo.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
possiamo convincerci che un lago sia quasi come il nostro mare ma non che un
risotto sia come un nostro risotto.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
prendiamo la vitamina D perché il sole esiste solo in Italia.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
in questi due anni abbiamo capito quanto grande è il valore delle ore passate
con la propria famiglia e con i veri amici.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
quando torniamo dobbiamo offrire da bere.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
continuiamo a non metterci la crema solare perché noi siamo abituati al sole.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
ci sentiamo ancora in colpa perché non abbiamo potuto tornare quando c´era chi
aveva bisogno di noi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
non siamo potuti andare a matrimoni e battesimi ma presto parteciperemo alle
nuove inaugurazioni di casa.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
a Natale con i tuoi ma a pasqua su Zoom sempre con i tuoi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
non possiamo inviare queste parole a tutte le persone che hanno letto le
precedenti.</span></span></p><p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che hanno scritto </span></span><span style="font-family: courier;">"Mi ha aiutato a non sentirmi sola e strana".</span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
abbiamo trovato l´amore oltre confine e che finalmente potremo mostrarle la
città in cui siamo cresciuti.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Siamo quelli che
ricorderemo la data in cui abbiamo fatto il vaccino.</span><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;"><br /></span></span></p><p class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: courier;">Matteo Cerutti </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><br /></p>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-15285033406842597862020-03-11T17:55:00.000+01:002020-03-13T12:08:28.794+01:00SIAMO QUELLI CHE<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che viviamo oltre confine</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo gli Italiani all’estero</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che l’arrosto della nonna e le polpette della mamma non si
battono</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che chiamiamo i nostri amici che lavorano in ospedale per
sapere come stanno e per cercare di farli sorridere</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che, come Gaber, non ci sentiamo Italiani ma per fortuna lo siamo</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che diciamo ai nostri genitori: “state a casa e lavatevi le
mani”</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli per cui tornare a Natale è una religione</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli a cui hanno chiuso le frontiere</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che siamo in Erasmus o che lo siamo stati molto tempo fa <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli a cui i nostri colleghi chiedono come stanno le nostre
famiglie</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ma siamo anche quelli che ultimamente veniamo additati, guardati male,
evitati. A volte</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che insegniamo a mangiare gli spaghetti senza cucchiaio</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo i residenti all’estero ma che diciamo “Ok google portami a casa” per
tornare dove siamo cresciuti</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che razioniamo Giambonetti, Olio di casa e Parmigiano perché
sappiamo che non torneremo in Italia troppo presto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che non possiamo andare al funerale di nostro nonno perché non
ci sono funerali e allora scriviamo il discorso che avremmo pronunciato in una Moleskine</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli a cui i nostri colleghi parlano muovendo le mani e dicendo “ffaffankuloo”</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che abbiamo fatto scoprire alla nonna le chiamate di gruppo su
WhatsApp</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che vorremmo fare qualcosa per aiutare il nostro paese </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che chiamiamo la zia che ha chiuso il negozio e realizziamo
che è tutto vero</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che non siamo quasi mai in fuga perché sappiamo che il nostro è
il paese più bello del mondo</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che se ci chiedono di andare a sciare rispondiamo che stiamo a
casa</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che ci guardano stupiti quando mettiamo tanto sale grosso nell’acqua
della pasta</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che chiamiamo ogni giorno a casa per sentire la voce delle nostre
famiglie</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che non sappiamo se rivedremo i nostri nonni</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che pensiamo che gli Italiani siano i soliti Italiani</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che siamo orgogliosi di essere italiani anche se non lo diciamo
mai ad alta voce</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo quelli che siamo orgogliosi di essere italiani, soprattutto in
momenti come questi</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Matteo Cerutti</span></span></div>
<br />
<br />ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-35015792166845856402019-07-26T16:52:00.001+02:002019-07-29T10:33:01.578+02:00QUELLO CHE CAMBIA TRA CRESCERE E CAMBIARE<br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /> Rileggo le pagine che parlano da anni lontani di anni lontani. <br />Leggo di Messico e nuvole e nuvole che non volano in Messico, di Corto Maltese, viaggi, fiori che crescono sui pini e gente che si taglia i capelli ascoltando Neil Young. <br />Ritrovo tante cose che non avevo mai perso. <br />Polvere a cui chiedere indicazioni. <br /><br />Ora Laura continua a guardare il mare, solo con nomi diversi.<br />Qualcuno non è ancora arrivato a Lisbona ma probabilmente è già arrivato a una conclusione e presto ritornerà davanti all'oceano. Solo questione di tempo.<br />Gli Zen sono stati tra Nizza e Genova ma c'è chi continua ad arrivare con le mani sulle transenne, sudati e con qualche schizzo di sangue sui gomiti.<br />Le vite si incrociano e continueranno a farlo. Si avvitano.<br />Certi nasi si sono rotti altre volte, assieme a qualche altro osso, qualche altra cicatrice. Storie da raccontare un gioro attorno a un fuoco. <br />Il mare continua a profumare di salso e partenze. Ancora pochi giorni. Salpare.<br />Le anatre di Central Park, in inverno, si dirigono chiaramente in Austria, dove svernano in saune costruite negli anni sugli alberi per poi riprodursi e ritornare oltre oceano. <br />Il buon senso rimane utopia, cinghiali laureati. E allora ci sarà sempre un pista di motocross, una collina da scendere, un'onda da cui cadere con il sorriso, un nuovo tipo di lotta da fare. <br />Ragazze creative che disegnano stelle tra poco avranno un figlio. <br />Nuove danze prendono forma. <br />I capelli sono indietro, per andare più forte sulla tavola. <br />Gli elenchi di donne sconoscite continuano a riempire la vita. Ci sono persone che non hanno nulla da dire e altre che hanno molto da raccontare. Di quest'ultime, purtroppo, poche non hanno ancora scritto una biografia.<br />Le ferite segrete per cui combattiamo non sono più tanto segrete. Si aggiungono ad altre, per altre battaglie. Fino alla fine della guerra. <br />I Corto Maltese sono per metà oltre confine, assieme a nuovi autografi, acquerelli, disegni.<br />Sprecare il tempo resta la paura più grande. Ogni giorno fare la lotta, conoscere, finire un libro, sentire le storie dei nonni, sorridere fare tardi mangiarebenecrederecambiareideacambiarestradacambiareopinionecambiarevestiti<br />Crescere e non cambiare. <br />Le passanti possono essere trattenute o possono scappare ma bisogna uscire di casa per incrociarne lo sguardo. <br />Donne ci hanno guardato con occhi come quelli di Dori che guarda Fabrizio, a volte solo per un secondo, a volte solo nei nostri sogni. <br />Sappiamo che non abiamo tempo da perdere facendo cose che non hanno valore. Perchè il tempo è la cosa più preziosa che ci appartiene, disse qualcuno ben più saggio di noi. E siamo noi a decidere come e con chi usarlo. Come i miniciccioli prima che scocchi la mezzanotte. <br />Ci sono le persone buone e quelle che non lo sono. Persone che sorridono comunque vada e altre che ti chiedono perchè sorridi sempre.<br /><br />Una seconda persona plurale diventa sola.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />Ora passo alla prima singolare e tolgo i punti alla fine<br />Strani pesci mi chiedevano per quale motivo non lo avrei dovuto fare. A volto l'ho fatto, a volte non ci sono riuscito. Spesso ci ho provato. I pesci non abboccano se leghi l'esca alla bava<br />Otto anni fa pensavo al fatto che fossi appena laureato, che di lì a poco avvrei trovato un lavoro, che avrei potuto avere un completo gessato, il sole 24ore nella 24ore, una macchina che lavo ogni settimana<br /><br />Ora la tavola non l'ho ancora regalata al figlio di un amico, per il timore di non avere mai un figlio o per paura che il mio si potrà, un giorno, sbucciare le ginocchia usandola<br />La tavola l'ho usata ieri, pioveva</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Aspetto il momento di comprarne una nuova<br />Lanciarsi, ora pensando un po' più di prima ma sempre lanciarsi</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cosa cambia rispetto ai vent'anni? Che siamo caduti abbastanza da sapere quando è il momento di fermarsi. Nelle relazioni come nelle situazioni, nella amicizie come in tante altre cose<br />La regola dei 3 rimane sempre piuttosto valida. Solo che ora il lavoro ha preso il posto dello studio. Le altre due cose, per alcuni, hanno invertito il loro peso<br />Un figlio lo avrò e sarò contento e orgoglioso delle sue ginocchia sbucciate senza lacrime ma con un sorriso per le prime cicatrici<br />Continuo a volere un camino e a lottare per essere felice<br />Le cose senza alcuna reale applicazione nella vita rimangono quelle che preferisco. Fare la scimmia, studiare i mammiferi marini, coltivare piante di papiro<br />So che non farà più le Olimpiadi come speravo a quindici anni<br />L'orizzonte esiste anche nei laghi, basta alzare lo sguardo<br />Il salso, quello no. Il vento <br />L'ape piaggio diventa un costume da bagno<br />Sii felice in un libro di ricette<br />La pelle scura con qualche ruga attorno agli occhi<br /><br />La sensazione che il meglio debba ancora accadere ma che tanto di bello sia qui<br />Dietro di me<br />A tenermi compagnia</span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: xx-small;"><br /></span>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-62670322553831324462016-07-09T00:58:00.000+02:002016-07-09T00:59:51.682+02:00Laura guarda il mare<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /><br />La vedo di spalle. Sulla spiaggia. Laura guarda il mare, parla poco, credo abbia gli occhi ormai secchi. Nessuno le crede. Per lei figlia di mercanti è una cosa normale. <br /><br />Solo i giovani hanno momenti simili. Vivono in anticipo sui propri giorni. Ogni svolta, ogni errore di saggezza è pieno di seduzione. A dire il vero già molti hanno percorso quella strada ma è, semplicemente, il fascino di provare una sensazione particolare e personale, parte dell'esperienza universale. <br /><br />E' così vero che, comunque vadano le cose, la felicità è un'idea così semplice davanti all'orizzonte di quell'oceano, che sarà sempre lì, immobile invito ad andare verso un'altra isola, per ripararsi o riposarsi, per amare. <br /><br />Teresa lo sa, di fronte al mare non è come a scuola. Ci sei solo tu e lui. E il mare non insegna come tu vuoi imparare ma fa alla maniera sua. Tocca a te stargli dietro. <br /><br />Laura continua a guardare verso il mare. <br /><br /><br />Crebbe bella come una dea pagana. <br /><br />Indossava vestiti di organza e profumava di mandorla amara<br /><br />"Quando mi porti con te? voglio vedere quello che vedi." <br /><br />Gli aveva chiesto prima che lui partisse, appena dopo le nozze, nonostante quel mal di mare che le torceva le reni. <br /><br />Quei giorni perduti a rincorrere il vento, a vendere zenzero e cannella. <br /><br />Per lui figlio di droghieri credo sia stato normale. <br /><br />Dei vecchi pirati lo presero. Venduto a mercati di schiavi, e come le sue spezie bruciato, per errore, in piazza dalla sacra inquisizione. <br /><br /><br /> Laura guarda verso l'orizzonte, indica il suo amore perso a Cuba d'estate, ma nessuno la vede, nessuno le crede. <br /><br />Di fronte al mare la felicità non è più così semplice. <br /><br />E ascoltando le lacrime che Laura non versa più, lui si arresta per un istante. <br /><br />Quando non si ha più nulla, avere il mare dalla propria parte è già molto.</span><i><br /></i><i><br /></i><i></i><br />
<a name='more'></a><i><br /></i><i>Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice.<br /> </i><i>Jean-Claude Izzo, Chourmo, 1996</i><i><br /></i><i><br /></i><i>fu cosi guardando lei che il mare si arrestò,</i><i>ora non sente, niente più niente, niente più niente…</i><i>Ma Laura crebbe bella come una dea pagana,</i><i>portava vestiti di organza e fiandra, profumava di mandorla amara,</i><i>suo padre la voleva al meglio, specchio su terre e mari,</i><i>Murubutu, Storia di Laura</i><i><br /></i><i><br /></i><i>Quando non si ha niente, avere il mare – il Mediterraneo – è molto. Come un tozzo di pane per chi ha fame. Jean-Claude Izzo, Chourmo, 1996</i><br />
<i><br /></i><i>All'orizzonte di quell'oceano ci sarebbe stata sempre un'altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare.</i><i>Quell'orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare.</i><i><a href="http://www.pensieriparole.it/aforismi/autori/h/hugo-eugenio-pratt/">Hugo Eugenio Pratt</a></i><i><br /></i><i><br /></i><i>Teresa ha gli occhi secchi<br /> </i><i>guarda verso il mare<br /> </i><i>per lei figlia di pirati<br /> </i><i>penso che sia normale</i><i><br /></i><i>Fabrizio De Andrè, Rimini</i><i><br /></i><i><br /></i><i>- Quand’è che mi porti con te? Voglio vedere quello che vedi..-</i><i>gli aveva chiesto appena dopo le nozze,</i><i>nonostante il mal di mare che le torceva le reni</i><i>lo avrebbe seguito su tutte le rotte, tutte le volte</i><i>e quando lui tornava dai viaggi di notte,</i><i>avvicinando lo scafo e parlando al Libeccio,</i><i>lei lo avvistava dalla finestra interrogando la coltre</i><i>Murubutu - I marinai tornano tardi</i><br />
<i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=5ewLMMxENMw" target="_blank">https://www.youtube.com/watch?v=5ewLMMxENMw</a><br /> </i><i><br /></i><i>Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua.</i><i>Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi, 2011</i><br />
<i><br /></i><i>Solo i giovani hanno momenti simili. Non penso ai giovanissimi. No, i giovanissimi, propriamente parlando, non hanno momenti. È privilegio della prima giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni. Si chiude dietro di noi il cancelletto della pura fanciullezza – e ci si addentra in un giardino incantato. Persino le ombre vi risplendono promettenti. Ogni svolta del sentiero è piena di seduzioni. E questo non perché sia una terra inesplorata. Si sa bene che tutta l'umanità ha già percorso questa strada. È il fascino dell'esperienza universale dalla quale ognuno si aspetta una sensazione particolare e personale – un po' di noi stessi.</i><i>Joseph Conrad, La linea d'ombra</i><i><br /></i><i><br /></i><i>Old pirates, yes, they rob I;</i><i>Sold I to the merchant ships,</i><i>Minutes after they took I</i><i>From the bottomless pit.</i><i>But my hand was made strong</i><i>By the 'and of the Almighty.</i><i>We forward in this generation</i><i>Triumphantly.</i><br />
<i>Bob Marley "Redemption Song"</i><br />
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: "zonapro" , "zonaproblod"; font-size: 17px; line-height: 28px;">Però è il tema che vince, se parli di navi e mari sei già con un piede nel bello.</span></div>
ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-33019365955136155902016-05-01T17:52:00.001+02:002016-05-01T18:16:39.031+02:00Sono arrivato a Lisbona, quando tornerai io sarò già via<br /><br />1.<br /><br />Sono arrivato a Lisbona, quando tornerai io sarò già via.<br /><br />No niente rimpianti, i miei sensi si assopiscono. <br /><br />Apro le ali e mi muovo, lontano dalla personale fatica quotidiana e dal senso di appartenenza, per cambiare vita veramente. <br /><br />Le mie sensazioni erano come di un condor rattrappito. <br /><br />E ora?<br /><br />Ora sono come un gabbiano che si ubriaca di quello strano senso di appartenenza al volare. Ipotetico anche durante il riposo.<br /><br />Imparo a barare alla vita reale, rifiuto l'ignobile condanna ma resto vivo. Mi muovo. Confuso e lucido. <br /><br />I miei sensi si assopiscono e tutto mi sembra cambiare veramente. <br /><br />Da una parte l'uomo inserito che attraversa l'ironia del proprio destino, rifiutando la miseria della sopravvivenza quotidiana e dall'altra l'appartenenza a una razza che vuole spiccare il volo, veramente. <br /><br />Si, nessun rimpianto. <br /><br />Forse, come sempre, avevamo aperto le ali, senza saper camminare veramente.<br /><br />Come degli umani ipotetici, come uno schiavo che si ubriaca durante il lavoro o un uccello che si ubriaca durante il riposo.<br /><br />Per continuare ad essere vivi. <br /><br /><br /><a name='more'></a>2. <br /><br />Sono arrivato a Lisbona, ma non a una conclusione.<br /><br />In quest’attimo i miei sensi si assopiscono e tutto mi sembra un’altra cosa: le mie sensazioni sono un errore confuso e lucido, apro le ali ma non mi muovo, come un condor ipotetico.<br /><br /> Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.<br /> No. Niente rimpianti. <br /> Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.<br /><br />Sai quando tornerai io sarò già via <br />Senza un'idea <br />Vendendo roba tua <br /> Riciclandomi <br />Restando vivo <br /><br /> Imparare a barare e sembrare più vero<br /> Due miserie in un corpo solo <br /><br />Rifiuto la vita reale come una condanna; rifiuto il sogno come una liberazione ignobile. Ma vivo la parte più sordida e più quotidiana della vita reale; e vivo la parte più intensa e più costante del sogno. Sono come uno schiavo che si ubriaca durante il riposo: due miserie in un unico corpo. <br /><br />E ora? Anche ora ci si sente come in due.<br /> Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente<br /> lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.<br /> Due miserie in un corpo solo. <br /><br /><br /> <br /> <span style="font-size: x-small;"><i><br /> In quest’attimo i miei sensi si assopiscono e tutto mi sembra un’altra cosa: le mie sensazioni sono un errore confuso e lucido, apro le ali ma non mi muovo, come un condor ipotetico.<br /><br />(Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine)<br /><br /><br /> Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.<br /> No. Niente rimpianti. <br /> Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.<br /><br />(Giorgio Gaber, Qualcuno era comunista)<br /><br /><br /> La tragedia principale della mia vita è, come ogni tragedia, un'ironia del Destino. Rifiuto la vita reale come una condanna; rifiuto il sogno come una liberazione ignobile. Ma vivo la parte più sordida e più quotidiana della vita reale; e vivo la parte più intensa e più costante del sogno. Sono come uno schiavo che si ubriaca durante il riposo: due miserie in un unico corpo. <br /><br />(Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine)<br /><br /><br /> E ora? Anche ora ci si sente come in due.<br /> Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente<br /> lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.<br /> Due miserie in un corpo solo. <br /><br />(Giorgio Gaber, Qualcuno era comunista)<br /><br /><br /> Sai quando tornerai io sarò già via <br />Senza un'idea <br />Vendendo roba tua <br /> Riciclandomi <br />Restando vivo <br /><br /> Imparare a barare e sembrare più vero<br /> Due miserie in un corpo solo <br /><br />(Afterhours, Il sangue di Giuda)<br /><br /><br /> Sono arrivato a Lisbona, ma non a una conclusione.(Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine)<br /><br /></i></span><br /><br /><br /><br /><br /><br /> <br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "verdana" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "verdana" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span></span></span> </span></span></span></span>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-6413471817963350612012-01-05T12:55:00.000+01:002012-04-28T20:07:06.065+02:00Zen Circus @New Age - momenti di non trascurabile R'N'R<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/Tly_VIsNbsM/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Tly_VIsNbsM&fs=1&source=uds" />
<param name="bgcolor" value="#FFFFFF" />
<embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/Tly_VIsNbsM&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div>
Momenti di non trascurabile rock'n'roll, direttamente da posti sconosciuti tra la nebbia, dobe spring!!!<br />
<br />
The Zen Circus e i nostri vent'anniilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-29785494951713561212011-11-28T22:57:00.003+01:002011-11-28T22:58:47.537+01:00Messico senza nuvole - Canali e Rossofuoco - Tempesta in rivoltaLa tempesta in rivolta. In tempesta cerco e trovo Nostra signora della dinamite (2009). E dentro Messico senza nuvole. Mi siedo qui e non riesco a smettere di ascoltarla questa voce che parte roca e finisce rotta. Una notte. E il testo mi scorre nelle vene. Assieme a tutto quello che significa. E trovo volti noti e facce già incoriciate, sconosciuti ammirati e uomini d'Italia. Il tutto parte da quel Conte dell'avvocato e assieme a Paolo si mescolano piccoli principi, esercizi di stile, blu dipinti di blu o di merda, guerre e paci che continuano avvicendevolmente a riproporsi, cuori anoriessici e voglia di piangere. Messico e Nuvole, Messico senza nuvole e nuvole senza Messico.<br />
<div class="MsoNormal">(Se trovato qualche altro riferimento nel testo sarebbe assai grazioso se me lo comunicaste...)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://1.gvt0.com/vi/JbQoC_H2oC0/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/JbQoC_H2oC0&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/JbQoC_H2oC0&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><div class="MsoNormal"><i>Mi siedo qui, sono stanco…</i></div><div class="MsoNormal"><i>La vita, l’universo, tutto quanto…</i></div><div class="MsoNormal"><i>Sulla sponda del fiume prego il vostro dio</i></div><div class="MsoNormal"><i>che il prossimo cadavere che passa non sia il mio.</i></div><div class="MsoNormal"><i>ammiro improbabili prove di volo</i> (<b>Saint Exupery</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>paracadute difettosi, fiori rossi al suolo, </i>(<b>Ernest Hemingway</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>è la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene</i></div><div class="MsoNormal"><i>ma è un tenore di morte, un lusso che non mi appartiene.</i></div><div class="MsoNormal"><i>In fondo alla notte, la fine del viaggio, una vita al di là </i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">(</span><b style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Viaggio al termine della notte</b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> di Cèline</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">)</span></div><a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal"><i>del male e del peggio e canto</i></div><div class="MsoNormal"><i>Nanana nanana nanana nanana nana, nanana nana, per farmi coraggio</i></div><div class="MsoNormal"><i>E ripasso le due o tre cose che mi fanno stare meglio:</i></div><div class="MsoNormal"><i>morirti fra le labbra, un sorriso al risveglio…</i></div><div class="MsoNormal"><i>è la vita che va, è la vita che va, è una piccola morte che</i></div><div class="MsoNormal"><i>viene,</i></div><div class="MsoNormal"><i>esercizi di stile che scorrono nelle vene…</i> (<b>Queneau</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>.. ..</i></div><div class="MsoNormal"><i>E chissà quando guarirà questo cuore anoressico</i></div><div class="MsoNormal"><i>Condannato per l’eternità a girare in tondo, in tondo, in</i></div><div class="MsoNormal"><i>tondo, in tondo</i></div><div class="MsoNormal"><i>Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico</i></div><div class="MsoNormal"><i>Che porta con se solo nuvole, nuvole, nuvole senza messico…</i>(<b>Quel Conte dell'avvocato</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>.. ..</i></div><div class="MsoNormal"><i>Nel lento e inesorabile precipitare degli eventi</i></div><div class="MsoNormal"><i>Quale magia fa ‘sì che si canti:</i></div><div class="MsoNormal"><i>Volare oohoh volare oohoh </i>(<b>Modugno</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>E che poi ci si perda nel blu dipinto di merda </i></div><div class="MsoNormal"><i>Ammiro gli inutili segni di croce</i></div><div class="MsoNormal"><i>di chi aspetta la guerra per morire in pace</i> (<b>Tolstoj</b>)</div><div class="MsoNormal"><i>è la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene</i></div><div class="MsoNormal"><i>è la consolazione del morire insieme</i></div><div class="MsoNormal"><i>e riciclo parole, riciclo pensieri, riciclo la mia faccia</i></div><div class="MsoNormal"><i>riciclo un’immagine di te fra le mie braccia e canto</i></div><div class="MsoNormal"><i>Nanana nanana nanana nanana nana, nanana nana, sotto la doccia</i></div><div class="MsoNormal"><i>E ripenso alle due o</i></div><div class="MsoNormal"><i>tre cose che mi fanno davvero:</i></div><div class="MsoNormal"><i>annegarti negli occhi, rubarti il respiro</i></div><div class="MsoNormal"><i>è la vita che va, è la vita che va, un’altra piccola morte che viene,</i></div><div class="MsoNormal"><i>esercizi di stile che</i></div><div class="MsoNormal"><i>dentro le vene</i></div><div class="MsoNormal"><i>.. ..</i></div><div class="MsoNormal"><i>E chissà quando guarirà questo cuore anoressico</i></div><div class="MsoNormal"><i>Condannato per l’eternità a girare in tondo, in tondo, in</i></div><div class="MsoNormal"><i>tondo, in tondo</i></div><div class="MsoNormal"><i>Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico</i></div><div class="MsoNormal"><i>Che porta con se solo nuvole, nuvole, nuvole senza messico…</i></div><div class="MsoNormal"><i>E che voglia di piangere ho </i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=JbQoC_H2oC0" target="_blank">http://www.youtube.com/watch?v=JbQoC_H2oC0</a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Paolo Conte è troppo figo ma CCCP , CSI e PGR quanti fottuti geni hanno visto passare..ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-17877470746659397322011-11-16T00:11:00.001+01:002011-11-16T00:12:33.697+01:00Di vita e di viti passando per un apribottiglieUn uccello che gira le viti del mondo e con esse le vite che vi annegano dentro.<br />
Il senso della vite, poi, nasconde un gran mistero, si avvita in senso orario, c'è chi dice si sviti al contratio.<br />
E le viti della vita si conficcano in altre vite che a volte danno un buon appiglio, altre volte si rifiutano cocciute di essere perforate. Ma alcune sono autofilettanti e si conficcano un po' come vogliono, trasformando il moto circolare in moto rettilineo.<br />
E con le viti penso al vino, all'uva e a come ognuno nella vita abbia infilato, almeno una volta, una grossa vite in un tappo di sughero contente quella strana sostanza rossa che proviene da quella pianta arbustiva rampicante, strumento chiamato apribottiglie. Che non è altro che una grossa vite che si conficca in un materiale morbido, soffice e profumato, spezie in vestito rosso tra tavole mediamente imbandite e sorrisi ebbri dopo qualche bicchiere: un lavoro ingrato.<br />
Povere viti in muri e legni duri avvitate. <br />
<br />
<br />
(Murakami e Perturbazioni)ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-46431908407587677762011-10-16T23:21:00.002+02:002011-10-16T23:31:36.320+02:00Cirano e il suo non nasoE ogni tanto ci si rompe il naso, contro qualche osso più duro del tuo. Ogni tanto si va in pronto soccorso, si firma qualche carta, poi si esce. Nel frattempo Agrid ti ha rimesso in sesto quella strana escrescenza tumefatta che in fin dei conti non è mai stata molto diritta. <i>"Pur in presenza di tumefazione marcata della piramide pare apprezzarsi deviazione a convessità maggiore verso destra del suo asse maggiore. Non vi sono segni grossolano di frature scomposte ne pretermotilità di segmenti ossei. Si tenta riposizionamento della piramide in asse con risultati soddisfacenti per il paziente. Vista l'assenza di infossature grossolane ed il risultato estetico gia buono si opta per l'astensione da manove interne"</i>. E poi in ospedale arriva Charlie. Tutti lo conoscono e lui non conosce nessuno. Psicotico, dicono. Ha bevuto e ha i referti sotto il braccio. Vuole un medico e forse un letto dove dormire. Fuori fa freddo. Siamo sempre i nostri difetti, mai le nostre qualità. Che poi cosa saranno mai delle manovre interne?<br />
<br />
Cirano - F.Guccini)<br />
<br />
Venite pure avanti,<br />
voi con il naso corto,<br />
signori imbellettati,<br />
io piu' non vi sopporto<br />
infilero' la penna<br />
fin dentro al vostro orgoglio<br />
perche' con questa spada<br />
vi uccido quando voglio.<br />
<a name='more'></a><br />
venite pure avanti<br />
poeti sgangherati,<br />
inutili cantanti<br />
di giorni sciagurati,<br />
buffoni che campate<br />
di versi senza forza<br />
avrete soldi e gloria<br />
ma non avete scorza;<br />
godetevi il successo,<br />
godete finche' dura<br />
che' il pubblico e' ammaestrato<br />
e non vi fa paura<br />
e andate chissa' dove<br />
per non pagar le tasse<br />
col ghigno e l'ignoranza<br />
dei primi della classe.<br />
io sono solo un povero<br />
cadetto di guascogna<br />
pero' non la sopporto<br />
la gente che non sogna.<br />
gli orpelli? l'arrivismo?<br />
all'amo non abbocco<br />
e al fin della licenza<br />
io non perdono e tocco.<br />
io non perdono e tocco.<br />
facciamola finita,<br />
venite tutti avanti<br />
nuovi protagonisti,<br />
politici rampanti;<br />
venite portaborse,<br />
ruffiani e mezze calze,<br />
feroci conduttori<br />
di trasmissioni false<br />
che avete spesso fatto<br />
del qualunquismo un arte;<br />
coraggio liberisti,<br />
buttate giu' le carte<br />
tanto ci sara' sempre<br />
chi paghera' le spese<br />
in questo benedetto<br />
assurdo bel paese.<br />
non me ne frega niente<br />
se anch'io sono sbagliato,<br />
spiacere e' il mio piacere,<br />
io amo essere odiato;<br />
coi furbi e i prepotenti<br />
da sempre mi balocco<br />
e al fin della licenza<br />
io non perdono e tocco.<br />
io non perdono e tocco.<br />
ma quando sono solo<br />
con questo naso al piede<br />
che almeno di mezz'ora<br />
da sempre mi precede<br />
si spegne la mia rabbia<br />
e ricordo con dolore<br />
che a me e' quasi proibito<br />
il sogno di un amore<br />
non so quante ne ho amate,<br />
non so quante ne ho avute,<br />
per colpa o per destino<br />
le donne le ho perdute<br />
e quando sento il peso<br />
d'essere sempre solo<br />
mi chiudo in casa e scrivo<br />
e scrivendo mi consolo,<br />
ma dentro di me sento<br />
che il grande amore esiste,<br />
amo senza peccato,<br />
amo ma sono triste<br />
perche' rossana e' bella,<br />
siamo cosi' diversi;<br />
a parlarle non riesco,<br />
le parlero' coi versi.<br />
le parlero' coi versi<br />
venite gente vuota,<br />
facciamola finita:<br />
voi preti che vendete<br />
a tutti un'altra vita;<br />
se c'e' come voi dite<br />
un dio nell'infinito<br />
guardatevi nel cuore,<br />
l'avete gia'tradito<br />
e voi materialisti,<br />
col vostro chiodo fisso<br />
che dio e' morto e l'uomo<br />
e'solo in questo abisso,<br />
le verita' cercate<br />
per terra, da maiali<br />
tenetevi le ghiande,<br />
lasciatemi le ali;<br />
tornate a casa nani,<br />
levatevi davanti,<br />
per la mia rabbia enorme<br />
mi servono giganti.<br />
ai dogmi e ai pregiudizi<br />
da sempre non abbocco<br />
e al fin della licenza<br />
io non perdono e tocco.<br />
io non perdono e tocco.<br />
io tocco i miei nemici<br />
col naso e con la spada<br />
ma in questa vita oggi<br />
non trovo piu' la strada,<br />
non voglio rassegnarmi<br />
ad essere cattivo<br />
tu sola puoi salvarmi,<br />
tu sola e te lo scrivo;<br />
dev'esserci, lo sento,<br />
in terra in cielo o un posto<br />
dove non soffriremo<br />
e tutto sara' giusto.<br />
non ridere, ti prego,<br />
di queste mie parole,<br />
io sono solo un'ombra<br />
e tu, rossana, il sole;<br />
ma tu, lo so, non ridi,<br />
dolcissima signora<br />
ed io non mi nascondo<br />
sotto la tua dimora<br />
perche'oramai lo sento,<br />
non ho sofferto invano,<br />
se mi ami come sono,<br />
per sempre tuo<br />
per sempre tuo<br />
per sempre tuo<br />
cirano.ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-38984281672710948472011-08-16T06:46:00.000+02:002012-04-28T19:38:49.002+02:00LUI<span class="Apple-style-span" style="background-color: #3c352d; font-family: 'Trebuchet MS',Trebuchet,sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"></span><br />
<div class="post-body entry-content" id="post-body-5525517929441530567" style="line-height: 1.4; position: relative; width: 530px;">
<div class="MsoNormal">
Guarda la linea che attraversa l’orizzonte, guarda quella linea che è l’orizzonte. Pensa che forse sia impossibile da raggiungere e che la parola “impossibile” e “forse” non siano due parole da usare vicine. Annusa il mare che sa di partenze, di vele e di timoni, ma mai di arrivi. Poi fissa la sua mano. Assomiglia a quella di suo padre che ora starà dormendo, lontano. Ha la fronte tesa verso il basso e le spalle che cadono a terra. Un solo sogno può dare un senso a un anno intero, alla vita intera. Che poi, pensa, gli anni non sono altro che momenti che passano, solo un poco più lunghi, solo con qualche foto in più. Ogni brandello del suo corpo si protende verso un posto che non ancora non conosce, che lo porta a cercarlo. Il cuore lo porta in un altro luogo, opposto, lontano da quell’orizzonte che vede davanti a sé. Brandelli vanno, altro rimangono, altri ritornano. Tutto si spezzerà. Le mani si stringono. Le unghie entrano piano nella pelle ma non fanno male. Qualche parte di mondo lo aspetta, qualche altra lo saluta.</div>
</div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-87838826277840002072011-08-14T16:43:00.001+02:002012-04-28T19:40:47.532+02:00Anatre<div class="MsoNormal">
In una biblioteca sperduta tra i laghi guardo la pioggia che cade sopra dei bidoni della spazzatura. Guardo le mie mani, ancora bianche e degli schemi scritti con poca attenzione. Il caffè si muove nel bicchiere di plastica blu. E' quasi ora di ripartire, di tornare a casa, come alla fine di ogni estate, come le anatre quando il lago di central park si scioglie. La solita domanda che ha segnato la mia vita. È pronunciata dal solito ragazzo che dice troppe volte “vattelapesca”. Qualche settimana fa ho chiesto direttamente alle anatre (altresì dette anitre) dove diamine vanno quando si accendono le luci di natale. Loro, però, si sono voltate e hanno iniziato a parlare tra di loro, indisposte e nobili, con quelle loro piume che brillano. Qui è mattino, qui non fa molto caldo, qui non esistono mezze misure. Qui penso a quel signore di 90 anni che vive nella sua casa affacciata su un lago artificiale e agli alberi che ha piantato dopo molti anni passati in marina. E lo rivedo mentre chiama sua moglie perché scenda dalla sua sedia a dondolo (tecnologica) per farsi una foto assieme a me. “Honey i dont want that they go” dice a suo marito con cui è sposata da 65 anni. “quando passate di qua venite a salutarci”. E saluto occhi lucidi con occhi lucidi.</div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-64812991041684324942011-06-17T09:08:00.005+02:002011-06-30T10:55:54.907+02:00Dio ci salvi dal maledetto buon senso<div class="Stile3" style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>"Qualcuno (mi pare </i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 16px;">Majakovskij</span><i>) ha detto “Dio ci salvi dal maledetto buon senso”: se tutti fossero normali e se fossero dotati esclusivamente di buon senso non esisterebbero gli artisti e probabilmente neppure i bambini."</i><br />
<span style="font-size: small;">Fabrizio De André</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><i>"Le uniche persone per me sono i matti: quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come candele romane gialle e favolose, che esplodono come ragni tra le stelle."</i></span><br />
<span style="font-size: small;">Jack Kerouac </span><br />
<div class="Stile3"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="justify"><span style="font-size: small;"><i>"Viagiar descanta, ma chi parte mona torna mona." </i></span><br />
<span style="font-size: small;">Anonimo in "Corto Sconto: </span><span style="font-size: small;">itinerari fantastici e nascosti di Corto Maltese a Venezia" di Fuga e Vianello.</span><br />
<span style="font-size: small;"><br />
</span></div></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>"I matti ed i fanciulli hanno un angelo dalla loro."</i></span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Anonimo</span></div><div class="Stile3" style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i> </i><i><span class="risposta"> </span></i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i><span class="risposta">"Penso che un uomo senza utopia, senza sogno e senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci, sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio: una specie di cinghiale laureato in matematica pura."</span></i></span><br />
<span style="font-size: small;">Fabrizio De André</span></div><div class="Stile3"><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">E mi viene da pensare che il buon senso non sia un valore, e mi viene da pensare che matti e fanciulli abbiano molto in comune, e mi viene anche da pensare che la pazzia e la follia non siano proprio la stessa cosa. </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Perchè cosa pensate che sia uno che parte con un'Ape Piaggio e arriva fino in Cina? </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Direte voi, o miei cari, "tutto dipende da dove parte", e io vi risponderò "hai ragione" (poi magari vi mando a cagare e vi dico che parte dall'Italia). </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma quella persona non credo sia pazza, credo sia folle. </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Credo non sia dotata di buon senso nel senso (scusate il gioco di parole) che non calcola e non da peso ai possibili pericoli che potrebbe correre. </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Continuo a chiedermi se quello è un pazzo o un folle. </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poi trovo una risposta, o meglio trovo un'altra domanda: qualcuno di voi vende un'Ape Piaggio?</span></div><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><br />
</span></div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-45576741242463559132011-06-07T18:49:00.002+02:002011-06-07T19:04:32.807+02:00Senza Titolo - e con poche paroleLei: "Sai che mi sono fatta un tatuaggio?"<br />
Io: "Si? e dove?"<br />
Lei: "Sulla caviglia"<br />
Io: "Bel posto"<br />
Lei: "Me lo sono fatto li per quello!"<br />
Io: "E cosa ti sei fatta tatuare? un delfino, un geco o una stella?"<br />
Lei: "Ma come fai a saperlo? una stella!"<br />
Io: "Intuito...molto originale comunque"<br />
Lei: "Infatti me l'ha detto anche il tatuatore"<br />
Io: "A parte gli scherzi, mi sembra abbastanza banale una stella"<br />
Lei: "Guarda che l'ho disegnata io!!!"<br />
Io: "...capisco..."<br />
<br />
<br />
Rimango perplesso<br />
.ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-80930871747699361222011-05-01T17:41:00.000+02:002011-05-01T17:41:40.717+02:00DANCE DANCE DANCE<div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ascolto Neil Young e quella splendida canzone che è Old Man (adoro il live del ’71 al Massey Hall). </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Guardo il video e lui è giovane, tremendamente giovane, capelli lunghi, camicia a quadri, poca luce e molte ombre da cui spunta un microfono. </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il clip su youtube, sulla destra dello schermo vedo il video di <i>Dance Dance Dance</i> e poi quello di <i>When you dance</i> e mi viene in mente Maurakami e il suo libro del 1998. </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Lo prendo dalla libreria, lo apro e cerco tra le pagine il riferimento a Neil Young, qualcosa del tipo: </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><i>“Nella mia stanza in una piccola pensione di Atene non c’era il tavolo, così in quel periodo scrivevo ogni giorno in una taverna terribilmente rumorosa, con la cuffia del Walkman nelle orecchie, sentendo nel il nastro di Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band a dir poco duecento volte. Perciò in un certo senso questo romanza è stato scritto with a little help con Lennon e McCartney”</i>(Tokyo Blues, Norwegian Wood). </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ma non trovo nulla di tutto questo. </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il libro è del 1998, la canzone di Neil Young è di molto prima, ma ancora prima i Beach Boys cantavano <i>Dance, dance, dance. </i></span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Continuo questa sorta di DanceDanceDdanceViaggio che faccio finire con Lykke Li. </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La sua Dance Dance Dance si appoggia leggera e pudica su un giro di contrabbasso e riempie l’aria. </span></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">E allora il cammino del Dance Dance Dance finisce qui, consci del fatto che qualcosa ancora arriverà e molto ci siamo persi per strada, perché come dice qualcuno <i>“se balli non puoi morire, e ti senti Dio”.</i></span></div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-50651478307835692782011-04-27T22:51:00.004+02:002011-04-27T23:48:36.303+02:00Death or glory are just two lost souls swimming in my life<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: center;"><span style="font-size: small;">Death or glory just another story (The clash)</span></div><div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: center;"><span style="font-size: small;">Lord knows I'm a voodoo child (Jimi Hendrix)</span></div><div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: center;"><span style="font-size: small;">Old man look at my life, I'm a lot like you were (Neil Young)</span></div><div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: center;"><span style="font-size: large;">We're just two lost souls swimming in a fish bowl</span></div><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Pensi a quei film che ti hanno cambiato, a quelle canzoni che hanno fatto lo stesso, ai momenti in cui le hai sentite e a quello che hanno voluto dire. </span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Prendi la tavola ed esci </span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Death or glory are just two lost souls swimming in my life</span></div><br />
<div style="text-align: center;">(<i>Lords of Dogtown. longboard, original derringer 28 in valige vuote, l'arco di chissà quale trionfo, asfalto in discesa, cuffie grandi e qualche servizio fotografico con chi arriva da lontano</i>, <i>una città che è casa</i>)</div><br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="344" src="http://www.youtube.com/embed/a6hs7l8yeds?fs=1" width="425">&lt;p&gt;&amp;amp;amp;amp;amp;lt;p&amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;p&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;br&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;br&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;br&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;br&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;fgfd&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;lt;/p&amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;amp;gt;&amp;amp;amp;amp;amp;lt;/p&amp;amp;amp;amp;amp;gt;&lt;/p&gt;</iframe>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-51285196125250392752011-04-11T23:50:00.003+02:002011-04-12T08:44:09.187+02:00Quel gran genio di Vian<div style="text-align: center;"><i>"Erano sulla strada buona, liscia, screziata di riflessi fotogenici, fiancheggiata ai due lati da alberi perfettamente cilindrici, con l'erba verde, il sole, i campi con le mucche, staccionata tarlata, siepi fiorite, tante mele sui meli e mucchietti di foglie morte, un po' di neve qua e là per variare il paesaggio, e poi palme, mimose e pini del Nord nel giardino dell'albergo, e un ragazzino arruffato coi capelli rossi che guidava due pecore e un cane ubriaco. Da una parte della strada c'era vento, e dall'altra no. Potevi scegliere quello che ti piaceva. Soltanto un albero su due faceva ombra, e solo dentro il fosso di un lato della strada vivevano le rane" </i></div><div style="text-align: center;"><i></i>Boris Vian, La schiuma dei giorni</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Una ragazza conosciuta su un aereo qualche anno addietro, alcuni elenchi e molte scoperte. Scoperte come questa, scoperte di lingue sconosciute, parole e invenzioni, di un "portacuioio in foglio", uno strano piano che fa cocktail a seconda delle note che suoni, un mondo che diventa sempre più piccolo e una ninfea che ti ruba la vita.</div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-50194944958162657342011-04-03T21:49:00.001+02:002011-04-03T21:50:33.868+02:00Paolo Conte - Boogie<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: center;">"Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due <br />
il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo… <br />
i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga <br />
e la canzone andava avanti sempre più affondata nell’aria… <br />
quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali <br />
che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta <br />
che tenevano la porta aperta davanti alla primavera… <br />
qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire, <br />
il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto, <br />
i saxes, ipnotizzati… dai movimenti di lei si spandevano <br />
rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio… <br />
le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera <br />
che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia <br />
e la canzone andava elegante, l’orchestra era partita, decollava… <br />
i musicisti, un tutt’uno col soffitto e il pavimento, <br />
solo il batterista nell’ombra guardava con sguardi cattivi… <br />
quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima, <br />
questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane, <br />
quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva, <br />
l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato… <br />
quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare… <br />
un quinto personaggio esitò <br />
prima di starnutire, <br />
poi si rifugiò nel nulla… <br />
era un mondo adulto, <br />
si sbagliava da professionisti..."</div><div align="LEFT"></div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-55135736724575819202011-03-24T01:31:00.004+01:002011-03-24T01:36:43.680+01:00Mas maleta menos mochila<div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br />
</span></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Torno a casa e bevo un litro esatto di acqua, non un goccio in più, non uno in meno</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">I vinili si fanno come le crepes disse Amelie</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Non mi piace chi scrocchia le dita, preferisco scoppiare le bolle della plastica da imballaggio</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo" di Erri De Luca</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Quando sarò ricco sarò anche vecchio, cazzo! e forse non avrò nessuna voglia e nemmeno il tempo di partire per il Mongol Rally (<a href="http://mongolrally.theadventurists.com/">http://mongolrally.theadventurists.com/</a>) o di comprarmi una tavola da surf (ma forse non sarà così, spero)</span></div><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il Giappone è la patria di uno dei miei scrittori preferiti, del fondatore di quella strana attività che faccio da anni immemori e di Hayao Miyazaki</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Compro i libri con il cipiglio dei collezionisti di quadri che non hanno lo spazio in casa per appenderli, così io li prendo e non riesco a leggerli tutti, e sono anche abbastanza rapido, io</span></div><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Menos Maleta y Mas Mochila dice una cartolina appesa al termosifone</span></div></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; font-size: large;">Meno valige e più zaini</span></div></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 15px;"><br />
</span></div><div><br />
</div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-81921885519595534772011-03-07T19:52:00.011+01:002011-03-10T00:44:55.124+01:00Vendo il tempo in cui ero giovane e leggevo ancora i fumetti<div style="text-align: left;"><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0" style="font-family:courier new;">Perché</span><span style="font-family:courier new;"> un </span><span style="font-style: italic;font-family:courier new;" ><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">uomodimezzaetà</span></span><span style="font-family:courier new;"> vende la collezione completa di fumetti del maestro di Rimini a uno sconosciuto? Quegli stessi fumetti che ha comprato nel corso degli anni, che ha amato, che ha aspettato, sfogliato, che ha difeso per decenni dalla moglie che voleva far posto nella libreria alle ultime bomboniere della cognata che si sposava, far posto ai libri di cucina, alle ultime novità </span><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2" style="font-family:courier new;">Mondadori</span><span style="font-family:courier new;"> (malissimo). Dalla stessa moglie che sempre l'ha </span><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3" style="font-family:courier new;">rimproverato</span><span style="font-family:courier new;"> dicendo:</span><span style="font-family:courier new;">"non hai più vent'anni, cosa leggi ancora i fumetti, regalali a qualcuno. Regalali ai nipoti della Rita. Sai che gli piacciono i topolino e i </span><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4" style="font-family:courier new;">manga</span><span style="font-family:courier new;">."</span><br /><span style="font-family:courier new;">Quello stesso </span><span style="font-style: italic;font-family:courier new;" ><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">uomodimezzaetà</span> </span><span style="font-family:courier new;">che si è preso poi parole </span><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6" style="font-family:courier new;">perché</span><span style="font-family:courier new;"> loro di nipoti non ne hanno mai avuti e non ne avranno mai.</span><br /><span style="font-family:courier new;">Di soldi di sicuro non ne ha bisogno, ha una bella macchina e una giacca che costa molte volte più del prezzo a cui svende la collezione allo </span><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7" style="font-family:courier new;">sconosciuto</span><span style="font-family:courier new;">, che sarei io.</span><br /><span style="font-family:courier new;">E ben poche soluzioni trovano una risposta alle domande che mi faccio quando vedo la sua macchina </span><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8" style="font-family:courier new;">allontanarsi</span><span style="font-family:courier new;">. Leggera, libera e liberata dal fardello che non riesco a capire </span><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_9" style="font-family:courier new;">perché</span><span style="font-family:courier new;"> qualcuno dovrebbe mai vendere per poi andare via con la faccia triste e imbevuta di malinconia. </span><br /></div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-34343701829336658222011-03-06T23:29:00.000+01:002011-03-06T23:31:54.028+01:00Chagall e vino dei castelliilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-33385891148388760612011-02-22T19:19:00.002+01:002011-02-22T19:24:38.443+01:00Weird Fishes<p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: center; font-family: georgia; color: rgb(51, 51, 51);"></p><div style="text-align: center; font-style: italic;"><span style="font-size:100%;">Prendo un aereo che porta sopra un ascensore, prendo l'ascensore che porta in <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0">soffitta</span>, apro la porta che porta nel sottoscala del mio condominio, quindi salgo le scale, entro in macchina e esco nel mare profondo.Degli strani pesci, dei pesci bizzarri, mi guardano con occhi straniti, ma io continuo a seguirti, seguirti fino alla fine. Fino alla fine del mondo.<br />Per quale maledetto motivo non lo dovrei fare?<br /> Il fiato inizia a mancare ma, come nei sogni più ricorrenti, quando sto per perdere l'ultimo respiro, per inghiottire acqua al posto di anidride, inalo acqua fino a credermi acqua, ma devo seguirti.<br />Per quale maledetto motivo non lo dovrei fare?<br />E allora l'acqua diventa aria e i pesci continuano a guardarmi, strani e bizzarri come e più di prima. Mi seguono con i loro occhi straniti. Nuoto e la corrente mi attraversa gelida e bollente in punti diversi. Il mare non permette di vedere oltre qualche decilitro cubico. Continuo a seguire il tuo odore contro ogni buon senso, odori <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">sott</span>'acqua. <br />Per quale maledetto motivo non lo dovrei fare?<br />E forse ti vedo, a un palmo da te, un palmo da me. Mi fermo e guardo. Tutto è fermo, tranne me e l'acqua e quegli strani occhi bizzarri che si sgranano a ritmo con il cuore di qualche maledetto uomo che ama. Mi guardi e ho paura, paura fino a sprofondare, fino a toccare il fondo dei limiti del mondo, ai limiti del mare, nel luogo che mai sarà così <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">lontano</span>, negli abissi abitati dagli occhi <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">bizzarri</span> dei pesci straniti. Affondo sopra il fondo, fino al fondo, fino in fondo, in fondo non sono che arrivato al fondo. Non riesco a respirare acqua, troppo rarefatta a queste quote. Trovo una carrozza morta vicino a me, anche lei sul fondo. Ci salgo sopra, guardo i pesci bizzarri con degli occhi più straniti dei loro, senza la forza di aprirli né chiuderli. Ho toccato il fondo e ora scappo, forse sarò mangiato dai pesci bizzarri che mi conducono piano, per non far saltare i miei timpani, per non <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">compromettere</span> tutto quello che mi resta, oltre questi pochi anni. <br />Per quale maledetto motivo non l'avrei dovuto fare? <br />Verrò mangiato dagli strani pesci, quei pesci bizzarri che mi guardano con occhi straniti. Esco dal mare profondo, dalla macchina, quindi scendo le scale, chiudo la porta che porta nel sottoscala del mio condominio, chiudo l'ascensore che porta in soffitta, e prendo un aereo. <br />Per quale maledetto motivo non lo dovrei fare? </span></div><div style="text-align: center; font-family: georgia; color: rgb(51, 51, 51);"></div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="CENTER"> </p><br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/TNRCvG9YtYI?fs=1" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="344"></iframe>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-84802686277647429742011-02-16T23:42:00.007+01:002011-02-22T19:32:08.672+01:00Buzzati e le passanti<a name="12"></a><em></em> <p style="font-style: italic; text-align: center;"><span style="font-size:100%;">“In qualche lontana città che non conosci e dove forse non ti accadrà di andare mai, c’è uno che ti aspetta… là dove si nascondono gli ultimi segreti della vita, giorno e notte resta aperta per te la porta del suo palazzo favoloso… Tu stenti qui la vita, vai vestito di grigio, perdi già i capelli, i conti alla metà del mese sono penosi. Sei uno dei tanti. Di anno in anno ambizioni e speranze si rattrappiscono. Quando incontri le belle donne, non hai più neanche il coraggio di fissarle. Ma laggiù, nella città di cui ignori il nome, un potente signore ti aspetta per toglierti ogni pena: per liberarti dalla fatica, dall’odio, dagli spaventi della notte… In qualche lontana terra, ma potrebbe darsi invece che sia molto più vicino. Forse il signore potente ti aspetta in una delle nostre città che tu conosci. Ma forse potrebbe essere più vicino ancora, a non più di cento chilometri, in una cittadina di provincia. Ci sono qui delle piazzette fuori mano dove i camion non passano: e ai lati sorgono certe anziane case piene di dignità con festoni di rampicanti…</span></p><div style="text-align: center;"> </div><p style="font-style: italic; text-align: center;"><span style="font-size:100%;">Ma può essere anche molto più vicino, veramente a due passi, tra le mura della tua stessa casa. Sulla scala, al terzo piano, hai mai notato, a destra del pianerottolo, quella porta senza campanello né etichetta? Qui forse, per agevolarti al massimo, ti attende colui che vorrebbe renderti felice: ma non ti può avvertire. Perciò prova, la prossima volta che ci passi davanti, prova a spingere l’uscio senza nome. Vedrai come cede. Dolcemente ruoterà sui cardini, un impulso irragionevole ti indurrà ad entrare, resterai sbalordito… Ma tu non provi ad aprire, indifferente ci passi davanti, su e giù per le scale mattina e sera, estate ed inverno, quest’anno e l’anno prossimo, trascurando l’occasione… Tra le mura della tua stessa casa. Ma come escludere che sia ancora più vicino colui che ti vuole bene? Mentre tu leggi queste righe egli forse è di là dalla porta, bada, nella stanza accanto; se ne sta quieto ad aspettarti, non parla, non tossisce, non si muove, non fa nulla per richiamare l’attenzione. A te scoprirlo. Ma tu, uomo, non ti alzi nemmeno, non apri la porta, non accendi la luce, non guardi. Oppure, se vai, non lo vedi. Egli siede in un angolo, tenendo nella destra un piccolo scettro di cristallo, e ti sorride. Però tu non lo vedi. Deluso, spegni, sbatti la porta, torni di là, scuoti il capo infastidito da queste nostre assurde insinuazioni: fra poco avrai dimenticato tutto. E così sprechi la vita”.</span></p> <p style="text-align: right;">"Uno ti aspetta" di Dino Buzzati</p><p style="text-align: right;"><br /></p><p style="text-align: left;">Questo è il racconto a cui sono più legato di Buzzati, il racconto delle occasioni mancate, delle facce incrociate e mai più riviste, delle passanti che non sei riuscito a trattenere, delle ragazze che avrebbero potuto diventare le donne della tua vita ma che non hai mai fermato per chiederle il loro nome, per timidezza o per la fretta che accompagna i giorni. E ogni volta Le Passanti di De Andrè come sottofondo:<br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic;" class="testo">"Allora nei momenti di solitudine </span><br /><span style="font-style: italic;" class="testo">quando il rimpianto diventa abitudine, </span><br /><span style="font-style: italic;" class="testo">una maniera di viversi insieme, </span><br /><span style="font-style: italic;" class="testo">si piangono le labbra assenti </span><br /><span style="font-style: italic;" class="testo">di tutte le belle passanti </span><br /><span style="font-style: italic;" class="testo">che non siamo riusciti a trattenere."<br /></span><span class="testo" style="font-size:85%;"><br /><br /></span><div style="text-align: left;"><span style="font-size:85%;">E sempre ringrazierò chi mi ha fatto tanto amare quest'uomo di Belluno e ancor più chi l'ha tanto amato e che io non ho mai conosciuto, ma forse non è così.<br /></span></div></div><div style="overflow: hidden; color: rgb(0, 0, 0); background-color: transparent; text-align: left; text-decoration: none; border: medium none;"><br /><br /></div><p style="text-align: left;"><br /></p>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-13511314233670486332011-02-13T09:45:00.005+01:002011-02-22T19:10:58.473+01:00The Velvet Underground - Sunday Morning<iframe src="http://www.youtube.com/embed/eF_CQGHqzts?fs=1" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="344"></iframe><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">"Sunday morning, praise the dawning </span><br /><span style="font-style: italic;">It's just a restless feeling by my side </span><br /><span style="font-style: italic;">Early dawning, sunday morning </span><br /><span style="font-style: italic;">It's just the wasted years so close behind </span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Watch out, the world's behind you </span><br /><span style="font-style: italic;">There's always someone around you who will call </span><br /><span style="font-style: italic;">It's nothing at all"</span><div style="overflow: hidden; color: rgb(0, 0, 0); background-color: transparent; text-align: left; text-decoration: none; border: medium none;"><br /><br />(ninna nanna della mia infanzia)<br /></div>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-25164253690693116772011-02-11T23:57:00.002+01:002011-02-13T19:25:49.881+01:00Giorgio Gaber - Il Dilemma<iframe src="http://www.youtube.com/embed/163s9iBkNQg?fs=1" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="344"></iframe><br /><br />δί-λημμα: "double propositionilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7486959904932478041.post-30744330309044864042011-02-09T00:02:00.003+01:002011-02-13T19:32:51.039+01:00Forever Young<p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Un Amico mi fa ascoltare una canzone: Forevere Young.<br />Fin qui nulla di eccezionale, il ritornello lo conosco, fa più o meno così: </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;" align="CENTER"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Forever young, i want to be forever young. </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Va bene nulla di nuovo sul fronte occidentale, non è la splendida canzone di Dylan ma è una canzoncina degli Alphaville cantata da un gruppo chiamato Youth Group e ad essere sincero il Gruppo Giovane che canta una canzone (peraltro non loro) intitolata Per Sempre Giovane mi lascia alquanto perplesso, ma la fiducia nel mio Amico mi porta a continuare.<br />La cerco su youtube e appare una marea di video con troppi cuoricini e sportivi di dubbio valore che compiono impresa incredibili agli occhi di coloro che hanno usato per la prima volta Movie Maker. Il tutto è molto male.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Poi trovo il video del Gruppo Giovane o Giovane Gruppo o Gruppo dei Giovani, che dir si voglia, e il cerchio inizia a chiudersi un poco.<br />Dei bambini con PROTOlongboard si buttano giù da colline californiane in scene che potrebbero essere prese direttamente da Lords of Dogtown.<br />Mi viene un leggero magone, guardo le mie tavole con le ruote. Mi osservano a loro volta appoggiate alla libreria, come cani che grattano la porta di casa. Guardo il tempo poco accogliente che mi osserva anche lui dalla finestra, ricordo. </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Ricordo quando ho visto quel film per la prima volta, e cosa ha voluto dire per me, e non solo per me. Ricordo le sere in discesa sotto l'arco di trionfo, e quelle costeggiando il Mediterraneo fino ad arrivare alla terrazza sul mare che da sulla città che fu la mia casa. Penso alla settimana passata con il mio Amico, agli anni passati con lui. La canzone continua e con lei le immagini. La telecamera si porta su mio fratello. E' una domenica mattina quasi d'estate, lui dorme nella mia piccola stanza in cui per entrare bisogna togliere un letto, e aprire l'armadio per metterci i piedi dentro. Mi viene in mente che tra meno di un anno sarà a studiare forse in un'altra città e mi viene pure in mente che forse, e dico forse, saranno lui e il suo Amico a dividere un appartamento, fare la spesa e vattelapesca. Ricordo che ieri gli dissi quanto mi sarebbe piaciuto vivere in una città diversa dalla mia città con il mio Amico e ricordo (ricordo troppe cose) che in realtà volevo dire quanto mi sarebbe piaciuto essere io davanti a una scelta del genere, alle prime decisioni che cambiano profondamente la vita. Sia chiaro, non ho nulla da recriminarmi, anzi, e le scelte che ho fatto le rifarei tutte (o quasi), ma il fatto di non averle ancora tutte davanti, mi fa sentire, ecco tutto, non più giovanissimo ma solo giovane. </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Penso al fatto che sono laureato, che tra meno di due anni potrei iniziare a lavorare, con un completo gessato, il Sole24Ore nella 24Ore, delle scarpe eleganti e una macchina che lavo ogni settimana.<br />Ascolto frasi della canzone e continuo a pensare, maledetto questo troppo pensare e maledetta questa canzone che continuo a fare ripartire.<br /></span></span><br /><br /></p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;" align="CENTER"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">Let us die young or let us live forever<br />We don't have the power but we never say never<br />Sitting in a sandpit, life is a short trip<br />The music's for the sad men </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="LEFT"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">La musica vera è per le persone tristi, quelle felici non ascoltano musica, hanno altro da fare (un giorno una donna mi disse che ascolto solo canzoni tristi e forse non era molto distante dalla verità).<br />La musica allegra mi annoia dopo pochissimi ascolti, ecco tutto.<br />Se sono triste ascolto una canzona ancora più triste (di solito De Andrè), e se sono felice ascolto musica triste (di solito De Andrè).</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="CENTER"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;"><br /><br /><br />Youth is like diamonds in the sun<br />And diamonds are forever<br /><br />So many adventures couldn't happen today<br />So many songs we forgot to play<br />So many dreams are swinging out of the blue<br />We let them come true </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm; border: medium none; padding: 0cm; text-decoration: none;" align="LEFT"> <span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><br />Faccio ripartire un altra volta la canzone, e con lei riparte un discorso seduto con noi in un bar di Jesolo, dopo aver cercato di pescare dei Goa(un pesce bruttissimo e sicuramente non commestibile), ma dopo aver trovato solo del prosciutto cotto in un supermercato raggiunto con due...lasciamo stare.<br /><br />E allora continuo ad ascoltarla, a guardare i bambini che spingono forte e si inclinano fino a toccare l'asfalto con la mano, mi guardo le ferite sul braccio e sorrido un poco.<br />Ci sono così tante cose da fare, posti da vedere, persone da conoscere, donne da amare.<br />In questo <i>fluss of consciousness</i> mi viene in mente una domenica mattina all'arco di trionfo (che poi chi o cosa hanno trionfato???). Un bimbo gira sulla tavola, sopra l'asfalto più liscio che mai vedrò, gli si avvicina un uomo, lo guardo meglio, non può che essere suo padre. Hanno gli stessi occhi, lo stesso sguardo. Il bambino ha i capelli più lunghi ma la tavola più corta di quella del padre. Ridono e poi se ne vanno. Sono giovani.</span></span></span></p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;" align="CENTER"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">It's so hard to get old without a cause.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">E allora è giunto il momento, abbiamo ancora le all star ai piedi, le tavole non le abbiamo ancora regalate al figlio appena nato di qualche nostro amico, con il timore che noi un figlio non lo avremo mai. I capelli sono ancora lunghi e siamo ancora giovani. </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);">“<span style="font-family:Courier New,monospace;"><i>Si inizia ad invecchiare quando il numero dei ricordi è più di quello dei sogni”</i> sentii dire molti anni fa da un pescatore ma, se non si hanno ricordo perché i sogni rimangono solo dei sogni e non si tramutano in ricordi... mi sono perso ma avete capito il concetto immagino...</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0.5cm;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="font-family:Courier New,monospace;">http://www.youtube.com/watch?v=rQi8wEHMm5Y</span></span></p><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/rQi8wEHMm5Y?fs=1" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="344"></iframe>ilMaltesehttp://www.blogger.com/profile/06106162370667397987noreply@blogger.com5